Il 21 settembre è un giorno speciale perché ricorre la giornata internazionale della pace ma, per noi bambini delle classi quarta B e quarta C, quest’anno lo è stato anche di più perché abbiamo avviato un progetto con la casa di riposo Focris di Saronno: abbiamo adottato tutti i nonni! EVVIVA!
Quel giorno che siamo andati a trovarli, eravamo tutti molto emozionati. Siamo stati accolti con un grande applauso, tanti sorrisi e anche qualche lacrimuccia. È stato un momento di grande tenerezza che non dimenticheremo mai. Abbiamo lavorato insieme per creare dei meravigliosi segnalibro. Abbiamo ascoltato le loro storie ed erano tutte molto diverse dalla nostra realtà. Molti di loro hanno vissuto durante la guerra e non si stava di certo bene: non c’era molto cibo, non esisteva lo spreco che c’è adesso e tutte le cose avevano più valore. Anche la scuola era diversa e gli insegnanti erano severi. I nostri nonni hanno iniziato a lavorare già da piccoli per mantenere se stessi e le loro famiglie.
La casa di riposo è come un piccolo mondo, o una grande grande famiglia. Ci vivono coppie di marito e moglie, come Guido e Livia, giornalisti, sarte, insegnanti, artisti, autisti, contadini, infermiere, mondine, … A proposito di mondine, nessuno di noi sapeva che mestiere fosse e poi abbiamo scoperto che le mondine erano le donne che piantavano il riso, immerse nell’acqua fino alle ginocchia.
Interessante, vero? Dopo aver raccontato anche le nostre giovani storie, tutti insieme abbiamo fatto un’ottima merenda, per poi recarci nel cortile per piantare un piccolo albero d’ulivo, simbolo della pace.
La mattinata si è conclusa con un grandissimo girotondo di nonni e nipotini, intorno al grande ulivo che si trova all’entrata della struttura.
Ci siamo salutati così, tra canti, girotondi e qualche piroetta fatta da noi e con la promessa di rivederci per il 2 ottobre, festa dei nonni.Purtroppo, il 2 ottobre non siamo riusciti ad incontrarci per via delle influenze che girano ed è meglio non rischiare di farli ammalare.
Ma abbiamo trovato la soluzione: ognuno di noi ha creato i bigliettini di auguri che poi abbiamo fatto recapitare, e abbiamo organizzando una video conferenza durante la quale abbiamo letto per loro diverse poesie.
Anche quel momento è stato molto emozionante e alcuni nonni hanno pianto un pochino, ma poi è passato.
Abbiamo chiuso questa prima parte di esperienza con la promessa che ci rivedremo tutti quando il tempo sarà bello e potremo riabbracciarci.
Quando siamo rientrati in classe, ripensando ai momenti passati con i nostri nuovi nonni, abbiamo avuto modo di riflettere su temi importanti come l’inclusione, sull’importanza del vivere bene tutti insieme, sulla necessità di non dimenticare che esistono anche le persone con fragilità, ma anche che lo spreco alimentare che avviene nella nostra mensa è vergognoso e tanto altro.
Per ora è tutto: alla prossima!
le bambine e i bambini di 4B e 4C